Sat E 108: Ronchi – Rifugio Fraccaroli

Itinerario Ronchi > Malga Penéz > Casarino > Capanna Sinel > Rifugio Fraccaroli

Dislivello 1527 mt

Tempo di percorrenza 5.20 h

Difficoltà E

È l’itinerario più diretto, ma faticoso, per raggiungere Cima Carega con provenienza dalla Valle di Ronchi.

Altri accessi alla Cima Carega, sempre partendo da Ronchi, indiretti e più lunghi, sono il 109 che si dirama dal 108 poco dopo il Maso Michei, sale al Passo Pertica, prosegue verso il Rifugio Scalorbi e poi si inerpica con un ampio giro fino alla Cima Carega collegandosi al 157, e il 114 che partendo dalla chiesa di Ronchi percorre la salita del Rom, incontra in località Pra Bel il 114B che si raccorda con il 108 in località Casarino per poi proseguire verso la Cima Carega

Da Ronchi (m 711), verso Sud-Est, si segue la rotabile pianeggiante che passando sopra un ponte raggiunge l’abitato di Mas (m 715) e di qui prende a salire lasciando a destra, dopo un doppio tornante il Maso Michei recentemente recuperato ed adibito a residenza dei tenutari dell’esteso vigneto che lo circonda.

Poco più avanti (m 865, km 2 da Ronchi) s’incontra un bivio dove, sulla destra, si stacca il sent. 109; si prosegue allora sulla sinistra lungo la strada. Superata la località Motori ( q. 850), dove si trova una sorgente perenne che dà l’ultima possibilità di rifornimento di acqua e lasciando poco più in basso Casa Eccheli, si sale fino alla base di uno sperone roccioso e si entra nell’angusto solco della Val di Penèz.

Mentre la strada abbandonata e invasa dalla vegetazione prosegue verso una vecchia cava, il sentiero si addentra costeggiando la destra idrografica del ghiaioso impluvio, prima con qualche tornante e poi sempre con forte pendenza fino nei pressi della Malga Penez completamente crollata

(m 1441, ore 2.15).Dopo un breve tratto rilassante, il sentiero riprende in direzione Nord-Ovest, ripido e faticoso, fino ad una spalla rocciosa ( le pendici di Cima Levante) dove, in località Casarino, s’innesta sulla sinistra con il sent. 114B proveniente da località Prà Bel . Una panchina in legno invita ad una breve sosta.

Continua in direzione Est prima per un tratto quasi piano in parte mugoso per poi risalire dolcemente fino ad incontrare la mulattiera di arroccamento alla Pala di Cherle ( m. 1860, ore 4.00 ) lungo la quale prosegue sulla destra, lasciando sulla sinistra il sent. 115 che oltrepassata una galleria sale verso Cima Levante, Val di Gatto e Passo Buole.

Il 108 percorre un breve tratto pianeggiante dove la sede si allarga, quindi si restringe, risale e dopo due tornanti monta su un pulpito mugoso dal quale trae origine il contrafforte che separa la Val di Penèz dalla rupestre Val di Lovro dove si trova la Capanna Sinèl (m 1990, ore 4.20).

Poco più avanti , dopo un breve tratto su sentiero incontra il bellissimo Prà de Sinèl, che risale direttamente, ripigliando la mulattiera e rasentando un intaglio del crinale in corrispondenza del Castello del Cherle, dal quale si coglie un impressionante scorcio sulla sottostante zona verso la Vallarsa .

Poco più avanti tocca la Bocchetta della Neve (m 2097 – innesto sent. 160 Valon dei Cavai ) e quindi la mulattiera, ora scavata nella roccia che incide la scarpata Ovest di Cima Posta, s’infila nella spaccatura della Bocchetta delle Grole, sfocia sulla grande conca superiore di Malga Posta, aggira da Sud ancora la Cima Posta e la Cima del Cherlong, prosegue girando attorno ad un dosso per poi sfiorare il Valon di Pisavaca, innesto sent 162, il cui aspetto, come il precedente dai Cavai giustifica il nome “ Piccole Dolomiti” e con un paio di tornanti arriva alla Forcella tra Cima Carega e la Costa Media, e al rif. Fraccaroli (m 2238, ore 5.15).